Tabacco 2.0: Philip Morris guida la rivoluzione
- Area Magazine
- 26 feb
- Tempo di lettura: 13 min
Aggiornamento: 5 mar
Redazione:
GIULIA PELLITTA,
ALESSANDRO BIZZINI,
SEFER GJECI,
ANTONIO ORIGLIA,
FILIPPO CORBACELLA,
FRANCESCA POTENA,
LORENZO PLACIDO,
MATTEO FANTUZ
Progettazione grafica:
ALICE SCARPELLINO,
GIULIA PELLITTA,
LUIS CABEZAS
Revisione:
ALFIO PEROTTI,
GIULIA FERITO
Il mercato globale del tabacco e dei prodotti alternativi è caratterizzato da un rapido cambiamento, alimentato da nuove normative, una crescente consapevolezza sanitaria e preferenze dei consumatori in costante evoluzione. In questo scenario, Philip Morris International (PMI) si distingue come leader globale, combinando innovazione tecnologica, sostenibilità e una strategia orientata a un futuro smoke-free. Con una presenza in oltre 180 Paesi, PMI rappresenta un esempio di come l'industria possa rispondere alle sfide di oggi, bilanciando la tradizione dei suoi prodotti storici con il dinamismo delle sue soluzioni senza combustione. In Emilia-Romagna, PMI opera dal 1963 nello stabilimento di Zola Predosa (BO) e dal 2016 a Crespellano (BO).
MARKET OVERVIEW
All'interno di PMI si individuano due business lines divergenti: prodotti tradizionali a base di tabacco e prodotti del tabacco a rischio modificato (MRTP). I prodotti tradizionali includono sigarette e trinciati, la cui domanda è tradizionalmente alta, ma da anni in declino grazie a un’evoluta sensibilità riguardo a implicazioni sanitarie ed ecologiche insieme a norme più stringenti, un’evoluzione nelle preferenze del consumatore e prezzi crescenti. Il marchio di punta della compagnia è Marlboro, un brand che gode di un sentimento altamente positivo. Secondo dati raccolti nel 2022, oltre a garantire importanti entrate fiscali, il mercato del tabacco costituisce circa l’1% del PIL italiano. Inoltre, i dati pre-Covid piazzano il Paese al diciassettesimo posto nel mondo per produzione di tabacco, impiegato in molteplici settori fra cui la medicina, la chimica e la cosmesi. Tuttavia, il volume di sigarette vendute si contrae mediamente del 2 - 3% annuo. In questo contesto, Philip Morris International concentra le proprie risorse al fine di promuovere tecnologie più salutari, in collaborazione con autorità statali e sanitarie, unita ad agevolazioni fiscali. Ecco che nuovi elementi conquistano fette di mercato: IQOS e VEEV. La prima versione di IQOS è stata approvata dalla Food & Drug Administration statunitense nel 2014 e consiste in un prodotto a tabacco riscaldato (HTP), in cui non avviene la combustione. Invece, VEEV è un’e-vapor, ovvero una svapo che non contiene tabacco ma liquido nicotinico, introdotta nel 2020. Recentemente, Philip Morris ha ridotto ulteriormente l’impatto dannoso di IQOS, sostituendo la lamina riscaldante con una tecnologia di riscaldamento a induzione. Il prodotto prende il nome di IQOS Iluma e si serve di stick speciali dotati di un elemento riscaldante interno, rimuovendo ogni residuo di tabacco: i Terea Smartcore Sticks. L’azienda ha investito oltre nove miliardi in innovazione nell’ultimo decennio e mira a derivare oltre il 50% di profitto da strumenti alternativi entro il 2025. PMI mantiene un notevole vantaggio competitivo rispetto a realtà come British American Tobacco (BAT) e Japan Tobacco International (JTI). Esso deriva da un’alta qualità nell’attività di marketing e fidelizzazione della propria clientela, che consente di applicare prezzi premium ai prodotti innovativi e di sfruttare la posizione dominante di Marlboro in mercati emergenti quali l’Africa e l’Asia-Pacifico per diffondere alternative in maniera penetrante. Da non sottovalutare l’impegno dell’azienda nel migliorare costantemente il proprio profilo ESG, concentrandosi sull’impatto sociale e investendo nella digitalizzazione del proprio business per seguire più da vicino le preferenze dei consumatori. Grazie ad altri fattori quali la capitalizzazione di mercato nettamente superiore alla competizione e alla leadership innovativa, Philip Morris International vede davanti a sé un futuro limpido.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Il quartier generale operativo dell’azienda si trova a Losanna, in Svizzera, mentre la sede legale è rimasta negli Stati Uniti, prima a New York e, dal 2022, a Stamford, Connecticut.
L'espansione globale raggiunta al giorno d’oggi è stata resa possibile grazie al distacco dal Gruppo Altria nel 2008. Tale scissione ha permesso a PMI di operare con maggiore agilità nei mercati emergenti, dove le prospettive di crescita sono più ampie, svincolandosi dalle restrizioni normative del contesto statunitense.
In Italia, PMI si articola in due importanti entità: Philip Morris Italia, con sede a Roma, che gestisce la commercializzazione dei prodotti a combustione e senza combustione, e Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, un centro d’eccellenza riconosciuto a livello globale per l’innovazione e la produzione su larga scala di prodotti alternativi al fumo tradizionale. L’azienda conta circa 700 dipendenti solo a Roma, mentre a livello nazionale l’impatto diretto, indiretto e indotto coinvolge circa 41.000 persone.
IMPEGNO SOSTENIBILE
Philip Morris Italia si distingue per un impegno tangibile verso la sostenibilità, con azioni mirate a ridurre le esternalità negative delle proprie attività e di quelle della filiera sugli habitat e gli ecosistemi. Tra i progetti più significativi figura lo Zero Deforestation Manifesto, che garantisce che il 100% della biomassa legnosa, utilizzata dai tabacchicoltori per la fase di essiccazione del tabacco, provenga da fonti gestite in maniera sostenibile.

L’azienda è anche all’avanguardia nella transizione verso la neutralità climatica, avendo come obiettivo il raggiungimento della Carbon Neutrality per lo stabilimento di Bologna entro il 2025 e per l’intera filiera entro il 2030. In questo contesto, sono stati raggiunti progressi significativi, come la riduzione delle emissioni di CO2 del 56% della filiera del tabacco dal 2012 al 2020. Inoltre, l’energia utilizzata negli uffici italiani proviene al 100% da fonti rinnovabili, grazie a una gestione innovativa che include il parco fotovoltaico in espansione dello stabilimento di Bologna, il quale contribuisce a risparmiare circa 2.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Le risorse idriche rappresentano un’altra priorità. PMI ha ridotto l’intensità idrica, ossia la quantità di acqua utilizzata per unità di prodotto, del 49,4% tra il 2018 e il 2023. Al riguardo, l’azienda punta a certificare, entro il 2025, tutti i suoi stabilimenti secondo gli standard Alliance for Water Stewardship (AWS), un quadro di riferimento globale che permette di verificare l'uso e l'impatto dell'acqua e di lavorare in modo collaborativo e trasparente con gli stakeholder.
Inoltre, a febbraio 2022, in collaborazione con l'Innovation hub Almacube e Skipsolabs, Philip Morris Italia ha lanciato la seconda edizione di "BeLeaf: Be The Future", la call for innovation per rendere la filiera del tabacco sempre più sostenibile e digitalizzata. La call si rivolge a start-up, piccole e medie imprese nazionali e internazionali che abbiano sviluppato tecnologie e soluzioni applicabili al settore Agritech. L'edizione 2022 ha permesso di selezionare la migliore startup tra le più di 100 che hanno concorso, con un progetto volto all'ottimizzazione della risorsa idrica. Nel 2023 è stata lanciata la terza edizione.
Infine, l'impegno in questo senso è ulteriormente testimoniato dai numerosi protocolli stipulati con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali (MIPAAF), Coldiretti e l'Organizzazione Nazionale Tabacchi (ONT).
PARITA’ DI GENERE
Philip Morris promuove la diversità e l’inclusione come principi fondamentali della propria cultura aziendale, con particolare attenzione alla parità di genere. L’impegno è certificato dall'ottenimento dell’Equal Salary Certification che, tramite un'analisi approfondita delle politiche salariali e di crescita professionale, attesta la parità retributiva tra uomini e donne a parità di mansione. La certificazione, ottenuta per la prima volta nel 2018 entrambe le affiliate di Roma e Bologna è stata confermata anche per il 2022.

Il raggiungimento della parità di genere si concretizza in iniziative mirate e investimenti sociali, che hanno superato i 9 milioni di euro tra il 2020 e il 2022. PMI ha inoltre fissato un obiettivo chiaro: raggiungere il 40% di donne in ruoli manageriali entro il 2025. Tra le attività di supporto vi è la partecipazione alla Rete CapoD, una comunità che riunisce imprese e attori del territorio bolognese per la formazione e il contrasto agli stereotipi di genere relativi alle possibilità di crescita e carriera.
PHILIP MORRIS INTERNATIONAL, UN FUTURO SMOKE-FREE
La vision di PMI combina innovazione, espansione strategica e sostenibilità, per guidare i consumatori verso un futuro senza sigarette e tabacchi da combustione, grazie alla commercializzazione dei cosiddetti Smoke Free Products (SFP), tra cui spiccano IQOS, VEEV e ZYN, ormai prodotti noti ai consumatori.
PIANO STRATEGICO
Dopo un terzo trimestre da record, con ricavi intorno ai 9,9 miliardi di dollari, registrando una crescita dell’11,6% su base organica rispetto all’anno precedente, i cosiddetti SFP rappresentano oggi il 38% dei ricavi totali, evidenziando una crescita significativa rispetto all’anno precedente. L’obiettivo a lungo termine è chiaro: superare il 67% dei ricavi da SFP entro il 2030, sostenuto da investimenti strategici che hanno già raggiunto 12,5 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo dalla data di quotazione nel 2008. Non sorprende che PMI detenga il 77% del volume globale nella categoria heat-not-burn, un risultato che sottolinea la forza della sua leadership in questo segmento.
L’espansione geografica continua a essere un pilastro fondamentale della strategia. I prodotti senza combustione sono ora disponibili in 92 mercati globali, con crescite particolarmente robuste in Giappone (+14,3% delle vendite) e in Europa (+11,3%). Mercati come Grecia e Germania hanno registrato incrementi superiori al 20%, mentre la gamma IQOS si arricchisce di nuovi prodotti come DELIA e LEVIA, già lanciati in più di nove mercati.
Nonostante l’evidente aumento dei costi operativi, il margine operativo rettificato in crescita al 41.9% dimostra la resilienza di PMI. Reggono anche gli utili per azione, con EPS rettificato a $1.91 che registra un +18% al netto del cambio valuta. I prodotti SPF si posizionano quindi come vero motore di questi aumenti, con un incremento del 15.9% nel margine lordo. L’effetto SPF sembra non incidere sui prodotti combustibili, che segnano ricavi in crescita del 5.2% al contrario della prevista cannibalizzazione di mercato.
PMI si dimostra ben posizionata per continuare a espandere la sua offerta di prodotti innovativi, mantenendo la solidità finanziaria e puntando su una leadership sostenibile nel settore.
ANALISI SWOT

PUNTI DI FORZA: INNOVAZIONE E CRESCITA SOLIDA PMI ha dimostrato una capacità unica di mantenere una leadership globale nei prodotti heat-not-burn. Le vendite in economie target come il Giappone, dove IQOS ILUMA continua a crescere, hanno registrato un aumento del 14,3% nei volumi di mercato regolato, raggiungendo il 30% del mercato totale della nicotina in città come Tokyo e Yokohama.
A livello europeo, PMI ha ottenuto una crescita dell'11,3% nelle vendite regolate degli HTU (Heated Tobacco Units), con incrementi superiori al 20% in mercati chiave come Grecia e Germania. Anche il segmento dei nicotine pouches, guidato da ZYN, ha mostrato una performance eccezionale, con una crescita del 41,4% negli Stati Uniti e del 70% fuori dagli USA, espandendosi in 30 mercati globali.
Non meno importante è l’impegno per la sostenibilità, come dimostrano i riconoscimenti ottenuti, tra cui il rating Triple A del CDP (Carbon Disclosure Project) per clima, foreste e acqua, che rafforza l’immagine di PMI come azienda responsabile.
DEBOLEZZE: DIPENDENZA DAI PRODOTTI TRADIZIONALI E PRESSIONE NORMATIVA Nonostante i progressi nei prodotti senza combustione, i prodotti combustibili rappresentano ancora il 62% dei ricavi totali. Questo evidenzia una transizione in corso ma ancora incompleta.
Inoltre, la pressione normativa aumenta la complessità operativa. La direttiva UE sul divieto di aromi caratterizzanti negli HTU (Tobacco Products Directive 2014/40/EU) ha ridotto le possibilità di crescita nei mercati europei, dove PMI ha subito una perdita del 18,4% dei volumi in Francia e cali simili nei Paesi Bassi e in Belgio.
OPPORTUNITÀ: ESPANSIONE NEI MERCATI EMERGENTI E NUOVE CATEGORIE I mercati emergenti offrono grandi prospettive di crescita per PMI. In Indonesia l'espansione dei portafogli premium, tra cui prodotti a base di chiodi di garofano e capsule, supporta una crescita significativa.
Le nuove categorie, come i nicotine pouches, rappresentano un’altra opportunità. ZYN ha registrato un aumento del 55,8% delle spedizioni globali nei primi nove mesi del 2024, con contributi notevoli da mercati come Pakistan e Sudafrica.
Infine, PMI prevede di raggiungere un volume di 140 miliardi di unità HTU entro il 2024, sottolineando un obiettivo di crescita annuale del 13% per questa categoria.
MINACCE: COMPETIZIONE E RISCHI GEOPOLITICI La competizione da parte di rivali come British American Tobacco e Japan Tobacco intensifica la necessità di innovare e mantenere un vantaggio competitivo. La rapida espansione delle categorie alternative potrebbe erodere quote chiave di mercato.
A livello geopolitico, la guerra in Ucraina e le tensioni economiche in mercati instabili come la Russia rimangono rischi significativi. Nonostante un aumento dell’8,3% nei volumi in Russia, l’instabilità può compromettere ulteriori investimenti e crescita.
Infine, le normative globali più stringenti rappresentano un rischio per la differenziazione tra prodotti combustibili e senza combustione, potenzialmente riducendo i margini di profitto futuri.
ANALISI DELLO STATO PATRIMONIALE
L'analisi del balance sheet di Philip Morris Italia evidenzia diverse dinamiche significative. Il valore delle immobilizzazioni è diminuito drasticamente dal 2014 e 2015, quando ammontava a 277.054 migliaia di euro, fino al 2023, dove si registra un valore di soli 7.248 migliaia di euro. Questo calo potrebbe essere attribuito alla riscossione di crediti da immobilizzazioni finanziarie, evidenziata dal quasi azzeramento delle voci relative nell’arco di due anni.
Parallelamente, si osserva una crescita dell'attivo circolante, che è passato da 149.020 migliaia di euro nel 2014 a 674.940 migliaia di euro nel 2023, segnando un incremento significativo. Questo andamento è probabilmente legato all’aumento delle attività finanziarie per la gestione accentrata della tesoreria, salite da 0 a 586.914 migliaia di euro nello stesso periodo. Inoltre, è interessante notare una riduzione dei crediti, scesi da 114.526 migliaia di euro a 32.133 migliaia di euro. Questo fenomeno potrebbe essere indicativo di una gestione più efficiente del ciclo attivo, con incassi più rapidi o una minore concessione di credito. Le attività finanziarie elevate potrebbero riflettere una strategia difensiva da parte dell’azienda, orientata a preservare il capitale in un periodo di incertezza economica.
Tuttavia, il patrimonio netto ha registrato un significativo calo, passando da 227.886 migliaia di euro nel 2014 a 83.139 migliaia di euro nel 2023. Questo decremento sembra essere principalmente attribuibile alle perdite operative, riconducibili in gran parte a svalutazioni straordinarie. Allo stesso tempo, il fondo rischi è aumentato considerevolmente, da 6.666 migliaia di euro a 34.171 migliaia di euro, indicando una previsione di potenziali contenziosi legali, rischi fiscali o impegni pensionistici futuri.
Un aspetto rilevante è l'incremento costante dell'indebitamento, passato da 189.183 migliaia di euro nel 2014 a 563.841 migliaia di euro nel 2023. I debiti verso fornitori e società del gruppo (controllate o controllanti) indicano che Philip Morris Italia sta sostenendo le proprie operazioni ricorrendo a capitale esterno o a finanziamenti interni al gruppo. Questo aumento dell'esposizione debitoria potrebbe comportare una minore flessibilità finanziaria, in particolare considerando il contemporaneo calo del patrimonio netto.
L’analisi del balance sheet, in conclusione, evidenzia come Philip Morris Italia sembri aver spostato il proprio focus da immobilizzazioni e crediti a una gestione più liquida e flessibile, caratterizzata da un forte aumento delle attività finanziarie e circolanti. Tale scelta potrebbe rappresentare una risposta alle sfide del settore o una strategia per supportare la casa madre. Nonostante l’aumento del debito e il calo del patrimonio netto potrebbero comportare un rischio di maggiore indebitamento relativo, l’incremento delle attività finanziarie potrebbe compensare temporaneamente questo squilibrio. Infine, l’incremento del fondo rischi suggerisce che l’azienda stia adottando un approccio prudente per affrontare potenziali sfide future, legate a questioni legali, regolamentari o di mercato.
ANALISI DEL CONTO ECONOMICO
Dall’analisi del conto economico, risulta che Philip Morris Italia ha registrato un’evoluzione positiva nei ricavi delle vendite negli ultimi cinque anni, mostrando un incremento costante fino al 2022, seguito da una leggera flessione nel 2023. I ricavi sono stati:

2020: 1.808 milioni di euro
2021: 2.267 milioni di euro (+25%)
2022: 2.729 milioni di euro (+20%)
2023: 2.648 milioni di euro (-3%)
Questi numeri evidenziano un periodo di forte crescita tra il 2020 e il 2022, a cui è seguita una contrazione che, pur non compromettendo la stabilità finanziaria dell'azienda, richiede attenzione strategica. La flessione del 2023 potrebbe essere attribuita a fattori esterni, quali il rallentamento del mercato europeo, la volatilità dei costi di approvvigionamento o l’aumento della concorrenza.
Oltre ai ricavi di vendita, gli altri ricavi (ad esempio, proventi da operazioni secondarie) sono rimasti costanti, oscillando tra i 9 e i 12 milioni di euro mostrando una stabilità operativa, utile in un contesto economico complesso.
Gli utili hanno mostrato una crescita importante tra il 2020 e il 2022, passando da 51,7 milioni di euro nel 2020 a 78,2 milioni nel 2022. Tuttavia, nel 2023 si è registrato un lieve calo, con l’utile netto sceso a 77,1 milioni di euro (-1% rispetto al 2022). Questo risultato è stato influenzato dalla riduzione dei ricavi (-3%) e da una maggiore pressione sui costi. Nonostante ciò, la redditività dell’azienda è rimasta stabile, con un margine netto del 2,9%.
Philip Morris Italia ha mantenuto una buona redditività operativa negli ultimi anni, nonostante l’incremento dei costi di produzione. La stabilità dei margini indica una gestione efficace delle spese e un posizionamento competitivo solido. Questo risultato dimostra la capacità dell’azienda di preservare la redditività nonostante le sfide del mercato.
Nei costi e nell’efficienza emergono tendenze significative che hanno sostenuto la crescita dei ricavi. Un ruolo determinante è stato svolto dall’espansione della linea IQOS, grazie alla quale la transizione verso prodotti senza combustione ha consentito all’azienda di penetrare mercati ad alto potenziale, ampliando la base di consumatori e rafforzando la presenza globale. Inoltre, la strategia di mercato adottata ha visto Philip Morris Italia affermarsi come un importante hub produttivo per i mercati europei e asiatici, sfruttando le economie di scala e ottimizzando i processi logistici per migliorare efficienza e redditività.
Infine, il forte impegno nell’innovazione, con investimenti significativi in ricerca e sviluppo, ha permesso di migliorare l’offerta di prodotti, mantenendo l’azienda competitiva e capace di soddisfare le mutevoli esigenze del mercato.
ANALISI DEGLI INDICI
Per comprendere a fondo la performance finanziaria di Philip Morris Italia S.p.A., è essenziale analizzare la sua struttura economico-patrimoniale attraverso un’analisi degli indici dettagliata. L’analisi degli indicatori finanziari di PMI (Italia) mostra un quadro solido, seppur con alcune sfide da considerare per gli investitori. La tabella presenta una panoramica di alcuni indicatori finanziari di Philip Morris S.p.A. per il periodo 2022-2023 ed un confronto annuale.

L’indice EBITDA/vendite indica quanto un’azienda è in grado di realizzare profitti in relazione alle vendite. Quello di Philip Morris è leggermente basso rispetto alla media, ma è giustificato dal fatto che maggiori sono i volumi più è complesso essere profittevoli.
In ogni caso la tabella mostra una stabilità per l’indicatore, che, accompagnato a ricavi crescenti, evidenziati dalla variazione dei ricavi, mette in luce una
capacità notevole dell’azienda di costanza nei profitti, poca volatilità e basso profilo di rischio.
Altro indicatore importante per la salute aziendale è l’indice corrente, si riferisce a quanto un’impresa è in grado di ripagare i propri debiti a breve termine. I debiti a breve di Philip Morris sono costituiti prevalentemente da debiti verso imprese appartenenti allo stesso gruppo di Philip Morris, in più l’indice corrente medio, essendo maggiore di 1, evidenzia una buonissima capacità di restituire i debiti con l’attivo circolante.
Conclusione:
Philip Morris Italia rappresenta un esempio di come un'azienda possa reinventarsi in un settore maturo, combinando innovazione e sostenibilità per affrontare i cambiamenti del mercato. La capacità di adattarsi rapidamente, diversificando le proprie attività e investendo in prodotti alternativi, dimostra una visione strategica orientata al lungo termine. Questo approccio non solo le permette di consolidare la propria leadership, ma la pone anche come modello di riferimento per una transizione responsabile verso soluzioni meno impattanti. Nonostante le complessità economiche e normative, Philip Morris Italia dimostra un impegno concreto nel bilanciare esigenze di mercato e responsabilità sociale. La capacità di innovare, ottimizzare le risorse e mantenere un focus costante su efficienza e flessibilità operativa rafforza la fiducia nelle sue prospettive di crescita. Guardando al futuro, la sfida sarà tradurre le ambizioni strategiche in risultati concreti, consolidando il percorso verso un futuro smoke-free e garantendo al contempo sostenibilità economica e ambientale.
Glossario
EBITDA (o margine operativo lordo): è una misura che consente di verificare se la società realizza profitti positivi dalla gestione ordinaria. EBITDA è dato dalla differenza tra il fatturato il costo del venduto, ed è una misura utilizzata nel calcolo dei flussi di cassa per l'impresa.
ROE (return on equity): è una misura del rendimento contabile di un'azienda. Si ottiene dividendo il reddito netto per il patrimonio netto.
ROA (return on asset): è misura della redditività dell’impresa. Si ottiene dividendo il reddito netto per le attività totali.
P/E RATIO: è una misura data dal rapporto Rapporto tra la quotazione (prezzo di mercato) dell'azione di una società e gli utili per azione.
Stato Patrimoniale (o Balance Sheet): rappresenta il documento contabile nel quale viene esposta la situazione delle attività e passività che compongono il patrimonio di una società ad una determinata data e ne indica il loro saldo (patrimonio netto).
Conto Economico: rappresenta il documento contabile nel quale sono riportati i costi e i ricavi di competenza dell'esercizio.
CDP (Carbon disclosure program): organizzazione no-profit che gestisce un sistema di divulgazione rigurdo l’impatto ambientale di aziende, città, stati.
Fonti/Bibliografia:
Bilancio Consolidato Philip Morris Italia S.p.A. Philip Morris International. PMI 2023 Annual Report. https://www.pmi.com/resources/docs/default-source/investor_relation/pmi-2023-annual-report.pdf
Philip Morris International. Q2 2023 Earnings Release. https://philipmorrisinternational.gcs-web.com/static-files/f4a65b8e-b907-446f-b505-c3d1f6eb14c1
Philip Morris International. Q2 2023 Earnings Presentation. https://philipmorrisinternational.gcs-web.com/static-files/efc4c4a6-c72e-46fb-bd50-299c633d5212
Philip Morris International. Q2 2023 Financial Highlights. https://philipmorrisinternational.gcs-web.com/static-files/06941577-d697-4603-8ecc-6b31b323b98b
PM SWOT Analysis. https://dcf.fm/products/pm-swot-analysis
European Commission. Revision of the Tobacco Products Directive. https://health.ec.europa.eu/tobacco/product-regulation/implementing-tobacco-products-directive-directive-201440eu/revision-tobacco-products-directive_en
ANSA. Tabacco: in Italia il mercato dei prodotti di vale 20 miliardi. 15 novembre 2023. https://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/business/2023/11/15/tabacco-in-italia-il-mercato-dei-prodotti-di-vale-20-miliardi_9d875228-cf09-4197-af03-d01941913834.html#:~:text=Il%20mercato%20dei%20prodotti%20del,e%20circa%2050.000%20lavoratori%20impiegati
Tabacco Endgame. Mercato dei tabacchi in Italia: vendite in ripresa trainate dai nuovi prodotti. 4 aprile 2024 https://www.tabaccoendgame.it/dati/mercato-dei-tabacchi-in-italia-vendite-in-ripresa-trainate-dai-nuovi-prodotti/
WSJ. Philip Morris Annual Income Statement. https://www.wsj.com/market-data/quotes/PM/financials/annual/income-statement
Yahoo Finance. Philip Morris Financials. https://it.finance.yahoo.com/quote/PM/financials/?guccounter=1&guce_referrer=aHR0cHM6Ly93d3cuZ29vZ2xlLmNvbS8&guce_referrer_sig=AQAAAFb-WbwhAwDc-sk40W3BMn2LYNWwDf-8bN_msEqVd3EglgSLnn3M8lQo2nNYFtFBoZZhZjXN0_IhWuLI7HzmVbnuSLSRysDJAeQpgroDpt4A7oXvkuVUCCekMwYs3ErKzwBzcQEptKz45LuzALJl7vRdj3_1h3ONW25ty3imOdli
AIDA. Philip Morris Financials Report. https://aida-r1-bvdinfo-com.ezproxy.unibo.it/version-20230825-8-0/Report.ColumnsEdition.serv?_CID=116&EditedElementId=PL_ACCOUNT&EditedElements=nc&EditedFormat=nc&product=aidaneo&ReturnService=0&SubjectRecord=nc&SubjectRecordInternalId=325#PL_ACCOUNT
Il Sole 24 Ore. L’industria del tabacco non è più big. https://www.ilsole24ore.com/art/l-industria-tabacco-non-e-piu-big-AE5dEflE
QuiFinanza. Philip Morris: Smettere di fumare le sigarette. https://quifinanza.it/economia/video/philip-morris-smettere-fumare-sigarette/520316/
Starting Finance. L’industria del tabacco. https://startingfinance.com/approfondimenti/business-industria-tabacco/
Philip Morris International. Bilancio Sostenibilità 2022. https://www.pmi.com/resources/docs/default-source/investor_relation/pmi-2023-annual-report.pdf
Sito ufficiale della Borsa di Milano https://www.borsaitaliana.it/homepage/homepage.htm
Sito CDP https://www.cdp.net/en
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